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Brembo svela i freni con intelligenza artificiale

11/11/2021

Nel mondo dell’automotive la rivoluzione si chiama Sensify, è firmata da Brembo ed è un cambio radicale negli impianti frenanti, perché quello che una volta era idraulica e meccanica con un pizzico di elettronica ora diventa un device fatto di bit e intelligenza artificiale. Senza entrare nel tecnico, con Sensify, ogni ruota dell’auto frena in modo indipendente e sincronizzato, gestita da chip e software mentre l’idraulica è ridotta al minimo indispensabile. Il risultato: l’auto frena in un modo naturale e docile governata da una sensibile intelligenza di silicio.
Con Sensify lo stesso Abs diventa una sorta di App: un elemento software che al pari di altre funzioni può essere personalizzato dai costruttori o persino dall’utente. Inoltre l’intelligenza artificiale di cui è dotato comprende le situazioni di pericolo, impara a conoscere le reazioni del guidatore e si adegua. Ed è intrinsecamente predisposto per la guida autonoma.
«Ci sono momenti in un’azienda - spiega Daniele Schillaci, amministratore delegato di Brembo - che cambiano il paradigma del business. Oggi con il lancio di Sensify è uno di quei giorni. La differenza tra Sensify e un convenzionale sistema (anche di tipo brake-by-wire) è la stessa che esiste tra un orologio ed uno smartwach. Siamo tutti d’accordo che esistono bellissimi orologi, ma è innegabile che uno smartwatch offra un’esperienza molto più ampia».

Il sistema frenante, sarà commercializzato a partire dal 2024, anticipa l’auto del futuro, connessa ed elettrica, ma anche il posizionamento industriale di Brembo, multinazionale con oltre 11mila dipendenti e oltre 2,2 miliardi di fatturato. Sensify è il primo frutto della strategia «Turning Energy into Inspiration», che, lanciata un anno fa, punta a trasformare Brembo in un solution provider mediante un percorso evolutivo che ricorda quello delle tech company. Non a caso l’azienda bergamasca dispone di un centro di ricerca situato proprio nella Silicon Valley e investe in ricerca e sviluppo circa il 6% del fatturato impiegando il 10% dei dipendenti in attività di R&D.

L’era digitale, l’auto elettrica e la guida assistita stanno mettendo sotto pressione l’industria dell’auto e dei suoi componenti. «Stiamo affrontando - dice Schillaci - una sfida senza precedenti». In questa transizione epocale, i freni saranno tra le poche cose che resteranno ma occorre compiere un salto evolutivo che permetta di integrare passato e futuro: tecnologia digitale e meccanica. E questo cambia la fabbrica che si trasforma in un lab di produzione più vicino a quello dei computer e degli smartphone dove lo sviluppo software è strategico.

Brembo svela i freni con intelligenza artificiale